Mercedes: adorabile stronza

Una storia su cosa succederà se continuiamo a fare finta che vada tutto bene.

Il suo creatore è un’anima sensibile e controversa: Daniel Cuello.

Perché definisco Daniel Cuello “un’anima”? Perché è un Artista, con la A maiuscola; di quelli che non hanno paura di poter dare fastidio. Perché come Artista dimostra di avere un’anima pura umile e riesce sempre a creare personaggi che non hanno il bisogno di chiederti il permesso per entrare nella tua vita.

Mercedes è colei che  meritiamo, ma non quello di cui abbiamo bisogno adesso, ma lei, può sopportarlo. Meglio di Batman.

Emergenza climatica, violenza, disoccupazione giovanile, fuga di cervelli, capri espiatori: sono solo alcuni dei temi che girano attorno alla donna più potente del mondo. Matronale, autorevole, “‘Mercedes non è una persona, lei rappresenta qualcosa”: l’essere umano che non può liberarsi dalla sua tendenza a volere tutto”. Il nuovo graphic novel di Daniel Cuello racconta cosa succederà se continuiamo a fare finta che vada tutto bene…

“Mercedes è tutti. L’umanità rinchiusa in una persona sola”

Continuiamo? Dai

Vi dico la verità, questo è uno di quei libri che andrebbero letti più volte nella vita. Non per provare quella sensazione confortevole di sicurezza, che ci rende onnipotenti di fronte alle pagine, sapendo esattamente tutto ciò che succederà; non per nostalgia o per capire significati nascosti, ma perché i tempi cambieranno: ce ne saranno di migliori e di peggiori e cambieremo noi. Cambieremo con tutte le nostre fragilità, i nostri valori: alcuni di noi diventeranno piu sensibili, altri più positivi, altri ancora più spinosi per difendersi dalla vita. Ecco,  a seconda di come cambierete, cambierà Mercedes e i vostri sentimenti verso di lei

Mercedes, è la protagonista di una graphic novel complessa, che infastidisce e non ti farà mai sentire al sicuro e tra le tante cose, parla di libertà. Per questo decido di parlarvene oggi.

Siamo segregati in casa. Segregazione è una parola che viene dal latino “segregatio”, è la separazione di una parte, dal tutto. C’è chi, come me, è costretto in casa con una famiglia fino ad ora quasi sconosciuta e ognuno arranca cercando i propri spazi in questo marasma infinito che invade prepotentemente le stanze. 

Poi c’è chi è solo e la solitudine magari è una vecchia amica, ma non adesso. Questa solitudine senza libertà può diventare una cattiva compagnia. Ma perché dico questo? Perché.. beh, la tirannia della positività non l’ho mai sopportata.

Il dolore è come quella torta in frigo che più provi ad ignorare e più ti fa venire voglia. Più si tiene sotto controllo.. e più il dolore esce fuori e chi ne paga il prezzo? Si, esatto tu. 
Solo le persone morte non provano delusioni e non falliscono. Non sono stressate, non hanno paura, ansia, pensieri negativi. Tutto questo fa parte del nostro contratto con la vita. Siate liberi di provare emozioni, non solo quelle belle, ma anche quelle piu infime e tristi. E’ umano, è umano sentirsi tristi, abbattuti. Tu sei umano, con tutte le tue fragilità, con tutti i tuoi innumerevoli sbagli. La sofferenza è biologicamente utile, ci siamo evoluti grazie ad essa, è proprio la creatura insoddisfatta e insicura che farà più sforzi per sopravvivere. Quindi sii libero di essere chi vuoi e di sentirti come vuoi. Tutto questo passerà e tu, imperfetto essere umano, cerca la libertà 
Perché la libertà è tante cose, Mercedes

Vi consiglio di leggere questo libro con tutto il mio cuore, soprattutto se non avete mai avuto a che fare con una graphic novel. Daniel Cuello è capace di svegliarti dal torpore, di farti ridere e piangere e in questo periodo, io ne avevo davvero bisogno.


Se avete voglia di leggerlo, queste sono le offerte che ho trovato:

Mercedes per Kindle a 4,99 (offerta a tempo) oppure la versione cartacea (io la preferisco di gran lunga) a 19,95 cliccando qui 

Per leggere un’anteprima del libro clicca qui

Vi lascio anche il link al sito di Daniel Cuello, in particolare cliccando qui trovate l’articolo in cui parla della creazione della copertina, per capire quanto lavoro ci sia dietro.

La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.

Theodor Adorno

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