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El Greco: padre della pittura moderna
Pillole d’arte Scopriamo insieme, in soli due minuti, il padre della pittura moderna: El Greco. [embedyt] https://www.youtube.com/embed?listType=playlist&list=PLNMHl-kUx3MLrDf_pCsz62K8EUXIVkcm9[/embedyt]
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I biscotti di Baudelaire
Buongiorno amici, oggi facciamo qualcosa di diverso. Cuciniamo! Si.. a modo mio, un po’ ad occhio, a naso e un po’a caso. Inauguriamo una nuovissima rubrica sul cibo e gli artisti. L’idea è nata dopo aver comprato il libro “I biscotti di Baudelaire: Il libro di cucina di Alice B. Toklas“. Si tratta per metà di un libro di cucina e per metà delle biografie di Gertrude Stain e Alice Toklas, che negli anni tra le due guerre hanno mandato avanti un salotto letterario e ospitato i più grandi artisti della loro epoca come Picasso, Picabia, Matisse, Braque, Hemingway, Fitzgerald e altri. Ma smettiamola di cincischiare, la ricetta del libro…
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L’immensa paura del cambiamento
Ci siamo fermati. Abbiamo avuto tanto tempo per pensare e ognuno ha fatto qualcosa. Il mondo è cambiato e ha provato a costringerci al cambiamento, ma possiamo dire che ci sia riuscito? Abbiamo davvero cambiato il nostro modo di pensare? Mi stavo illudendo, stavo iniziando a immaginare un futuro diverso. Poi però sono ripiombata alla realtà, con tutto questo odio riversato su qualsiasi cosa: dall’uomo che urla contro dei ragazzini senza mascherina (quando lui è il primo a non averla), ai numerosi commenti odiosi contro una ragazza che “poteva saziare la sua smania di altruismo a casa sua” e che ora si beffa della nostra compassione diventando islamica. A me non…
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“Mamma voglio fare l’artista”: le grandi madri di Modigliani, Toulouse-Lautrec e Magritte
“Mamma, voglio fare l’artista!” Come avranno reagito le mamme degli artisti Modigliani, Magritte e Toulouse-Lautrec? Spesso ci dimentichiamo che dietro a grandi artisti ci siano state (quasi sempre) grandissime madri e che il rapporto tra madri e figli può influenzare largamente l’opera.Parlo della madre di Henri de Toulouse -Lautrec che fu sempre presente per il figlio e lo convinse a credere in se stesso e intraprendere la strada di artista.Della madre di Amedeo Modigliani: forte, coltissima che fondò una scuola e scrisse come ghost writer. Una madre che capì subito l’animo tormentato e meraviglioso del figlio Dedo.Infine della mamma dell’artista Renè Magritte: anima fragile che abbandonò il figlio molto presto…
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Il mondo dal divano: musei chiusi, musei aperti
seconda parte Povera illusa, nel primo articolo sui musei chiusi/aperti italiani che trovate cliccando qui, scrivevo che saremmo dovuti rimanere in casa fino al 3 aprile. Ora dicono fino al 3 maggio, ma io non ci casco più. Quindi basta, armiamoci di cellulare, pc, tablet e andiamo a farci un viaggetto. Come ormai sapete, studio storia dell’arte e i miei professori ogni giorno ripetono “ dovreste andare al Louvre, dovreste andare a New York” ecc. Beh, ho 24 anni, amo viaggiare e quando lo faccio solitamente ho nello zaino 200 euro, una tenda, e tanta voglia di andare. Quindi a meno che io non riesca a convincere qualcuno a farmi…
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Figlia di una grande città
Come molti, sono figlia di una grande città. Sempre in ritardo, sempre di corsa; sono figlia di quella città italiana che non dorme mai, che non conosce la noia o il silenzio. Sono figlia di una città che non ha tempo. Milano NON HA TEMPO per invecchiare, per fermarsi a respirare o farsi amare. Che cosa sottovalutata, a Milano, il tempo. Adesso si è dovuta fermare, e noi con lei.. È stato difficile adattarsi a quegli sconosciuti che da tempo sono abituata a chiamare mamma e papà. L’unico compagno che ha percorso la vita insieme a me è stato mio fratello: l’unico essere umano a cui sono sempre stata abituata.…
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Mercedes: adorabile stronza
Una storia su cosa succederà se continuiamo a fare finta che vada tutto bene. Il suo creatore è un’anima sensibile e controversa: Daniel Cuello. Perché definisco Daniel Cuello “un’anima”? Perché è un Artista, con la A maiuscola; di quelli che non hanno paura di poter dare fastidio. Perché come Artista dimostra di avere un’anima pura umile e riesce sempre a creare personaggi che non hanno il bisogno di chiederti il permesso per entrare nella tua vita. Mercedes è colei che meritiamo, ma non quello di cui abbiamo bisogno adesso, ma lei, può sopportarlo. Meglio di Batman. Emergenza climatica, violenza, disoccupazione giovanile, fuga di cervelli, capri espiatori: sono solo alcuni dei…
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Quattro pittori per quattro tartarughe ninja: perché?
Il 6 aprile 2020 è stato il cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio e io volevo scrivere uno di quegli articoli tediosi ed interminabili sula sua vita. Poi però ho pensato, “chi ti leggerebbe, mio piccolo scritto noioso e nozionistico se non la tua creatrice?” e allora ho deciso di abbandonare l’idea e fare qualcosa che mi interessasse davvero. Perché? Perché le tartarughe ninja si chiamano con i nomi di 4 pittori rinascimentali? Ho fatto tantissime ricerche, ho studiato più di quanto non avessi mai fatto prima e ce l’ho fatta. La scoperta. Ora lo so e lo saprete anche voi. Vi svelerò il segreto dietro al più grande interrogativo…
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Édouard Manet: rivoluzionario inconsapevole
Vita di fallimenti, sarà quella di Manet : prima con il tentato arruolamento nella Marina Militare, poi con le continue esclusioni dal Salon di Parigi. Comincia così il conflittuale rapporto di Manet con le istituzioni artistiche. L’artista fuori dagli schemi canonici impara a dipingere nello studio di Thomas Couture (pittore di scene storiche, allora di grande successo). Nel 1859, presenta la sua prima opera al Salon; il bevitore d’assenzio, respinto dalla giuria perché poco rispondente ai canoni accademici, tanto amati dalla borghesia dell’epoca. Manet per primo incarnerà la formula coniata da Baudelaire “essere del proprio tempo”, come artista e uomo. Il controverso pittore, avrà alle spalle la grande tradizione lasciata da Giorgione…
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SkyArte in streaming per tutti
Ho sentito molte lamentele sul fatto che i musei si stiano attivando online cercando di rendere l’arte fruibile anche da casa. Un sacco di persone si sono lamentate e ne sono uscite con frasi del tipo: “ma guardare una mostra online non è la stessa cosa”. Vero. Non potrei essere più d’accordo, ma bisogna adattarsi ai tempi che cambiano e comunque dobbiamo ricordarci che si tratta di una situazione eccezionale. E comunque, come direbbe il nonno del mio ragazzo (milanese fino al midollo): Piutost che nient, l’è mei piutost (piuttosto che niente è meglio il piuttosto). In questo periodo particolare delle nostre vite bisogna arrangiarsi, tenere la mente attiva e…