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Artemisia: il coraggio di essere donna
Era “solo” una donna, era “solo” una ragazzina e di certo non poteva diventare una famosa artista in quel mondo rappresentato unicamente da uomini. Artemisia, non diede mai peso a tutte queste parole e perseguì per la sua strada. Venne stuprata, insultata, torturata, sbeffeggiata eppure, tenace, perseverò. Artemisia Gentileschi nasce a Roma nel 1593 ed è figlia di Orazio Gentileschi, pittore piuttosto famoso all’epoca. La ragazza si forma in un universo prettamente maschile: studia le luci e le ombre del Caravaggio, guarda alla pittura del padre Orazio e crea un’arte totalmente sua. Susanna e i vecchioni Nel 1610 realizza quella che viene identificata come la sua prima opera: Susanna e…
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Una donna da non dimenticare: Rosa Parks
Era il 1° dicembre del 1955 quando, a Montgomery, una donna, con un semplicissimo gesto cambia il destino degli afroamericani. Immaginatevi una fredda sera d’inverno. Immaginatevi una donna. E’ afroamericana. Sta tornando a casa da lavoro ed è stanca. Si, ma non stanca fisicamente, è stanca di subire, ribolle di rabbia per una società che impone di essere considerata poco importante, solamente per essere nata del colore sbagliato. Parole, colori e antropologi Okay, fermi tutti. Qui dobbiamo aprire un’immensa parentesi, perchè sono certa che ogni volta che qualcuno afferma di essere “bianco o nero”, un antropologo si suicida. Ti faccio una domanda, sei davvero sicuro di essere bianco? Candido come…
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Federico Zandomeneghi: un italiano a Parigi
Pittore della vita moderna bohémien, Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 – Parigi 1917) è stato il maggior rappresentante della donna emancipata, rappresentata nella semplicità quotidiana dal rito della toilette alle passeggiate; dalla lettura alle serate mondane a teatro. Chi era Federico Zandomeneghi? Zandomeneghi era figlio d’arte, ma a differenza della famiglia preferì la pittura alla scultura. Il nonno Luigi era stato grande amico di Antonio Canova e il padre Pietro, aveva realizzato il grandioso Monumento di Tiziano nella basilica dei Frari a Venezia. Federico in un primo periodo, per non arruolarsi scappa tra Firenze e Venezia per poi ritrovarsi a Parigi ed innamorarsene follemente. Italiens de Paris Zandomeneghi, De Nittis e Boldini…
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Henri Rousseau: tutto il mondo da Parigi
Spesso quando si sente il cognome Rousseau si pensa al più famoso filosofo Jean-Jacques Rousseau, solo in un secondo momento si penserà ad Henri Rousseau: pittore poco conosciuto, che inizia a dedicarsi all’arte dai quarant’anni e da profano. Il doganiere autodidatta Henri Rousseau nasceva il 21 maggio del 1884 a Laval e vive un’infanzia ed una fanciullezza segnate dalla povertà. Henri venne ribattezzato dall’amico Alfred Jarry “Le Douanier Rousseau”, “Il Doganiere”, perché impiegato del dazio della Prefettura della Senna dal 1871 al 1893. Il doganiere si dedica alla pittura ormai quarantenne ed espone per la prima volta al Salon des Indépendants nel 1886 grazie a Seurat. Era un autodidatta e spesso i contemporanei…
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Édouard Manet: rivoluzionario inconsapevole
Vita di fallimenti, sarà quella di Manet : prima con il tentato arruolamento nella Marina Militare, poi con le continue esclusioni dal Salon di Parigi. Comincia così il conflittuale rapporto di Manet con le istituzioni artistiche. L’artista fuori dagli schemi canonici impara a dipingere nello studio di Thomas Couture (pittore di scene storiche, allora di grande successo). Nel 1859, presenta la sua prima opera al Salon; il bevitore d’assenzio, respinto dalla giuria perché poco rispondente ai canoni accademici, tanto amati dalla borghesia dell’epoca. Manet per primo incarnerà la formula coniata da Baudelaire “essere del proprio tempo”, come artista e uomo. Il controverso pittore, avrà alle spalle la grande tradizione lasciata da Giorgione…