10 banalissimi buoni propositi per il 2021

teschio piazza del duomo Milano

Il 7 gennaio è notoriamente il giorno in cui si riprende a lavorare, studiare ecc. E’ il momento in cui si tirano le somme dell’anno appena passato, si fanno i conti delle troppe calorie assunte e si inizia a ragionare su dieta e palestra, probabilmente illudendosi di poter raggiungere traguardi impossibili che, Emily Ratajkowski cortesemente levati.

Questo folle 2020, però mi ha insegnato a non fare troppi programmi e soprattutto a ridimensionare il mio entusiasmo nello stilare la mia lista dei buoni propositi. Ho capito che, per quanto possa sembrare triste, il mondo non cambia allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre.

Nessun fantasma di natali passati o futuri farà mai visita a qualcuno e il 6 gennaio prima di andare a dormire, leggi notizie come ” Assalto al congresso e scontri a Washington” e inizi a pensare cosa diventeremo continuando a odiare.

Sono notizie che hanno il sapore acre del sangue, della delusione e della vergogna.

Ciascun volto, anche lo stesso che abbiamo visto ieri, oggi è un altro, perché oggi non è ieri. Ogni giorno è il giorno che è, e non ce n’è stato un altro uguale al mondo. L’identità è solo nella nostra anima.

Stamattina mi sono svegliata così, con questa frase di Pessoa che continuava prepotentemente a tornarmi in mente. E’ tratta da “il libro dell’inquietudine“, che rileggo tutti gli anni. Questo è uno di quei sani e buoni propositi che, cascasse il mondo, riesco sempre a mantenere. Non so perchè o per come, ma è una di quelle piccole tradizioni solo mie, che mi fanno bene alla mente e soprattutto all’anima. E’ come ascoltare un vecchio e saggio nonno che ha girato il mondo, che racconta sempre le stesse storie, ma ogni volta hanno sempre una sfumatura diversa. Sono le storie a cambiare o, forse, stai cambiando tu?

Quest’anno ho capito veramente che il cambiamento è fatto di passi piccolissimi e talvolta impercettibili e che forse il bello è proprio questo. Ho sempre amato strafare nelle liste dei buoni propositi e il risultato è sempre stato lo stesso: la delusione di non avercela fatta.  Questa breve lista, sarà forse deludente e troppo normale, ma io bramo la felicità e mai come ora ho capito che è data dalle piccole cose e che prima di cambiare il mondo, bisogna partire cambiando se stessi.

Sono lieta di presentarti la mia banale lista dei buoni propositi per il 2021.

1- Non svegliarmi presto

Il 60% della popolazione della popolazione viene definita normale, ovvero con un alternanza sonno-veglia dalle 23 alle 7 circa; solo il 10% è classificata come allodola (molto mattinieri). Io sono fermamente convinta di appartenere a quel 30% di popolazione che riconosce il proprio animale guida nel gufo e che è abituato a fare le ore piccole e alzarsi più tardi.

Qui c’è davvero poco da fare, non sono per niente mattiniera. Ovviamente, quando ho impegni improrogabili non ho mai faticato troppo ad alzarmi dal letto, ma resto un’ameba fino a quando la mia mente inizia a carburare: dal primo pomeriggio. L’oscurità mi conforta e mi permette di essere più lucida e produttiva, quindi ho deciso di smettere di ascoltare tutti coloro che dicono che “il mattino ha l’oro in bocca” e ” la mattina il tuo cervello è piu riposato e apprendi più velocemente”, perchè no. Con me proprio non funziona.

Per avere una buona salute, poco importa svegliarsi alle 6 o alle 11, l’importante è avere una buona qualità del sonno e fortunatamente, la vita che svolgo adesso mi permette di poter essere flessibile sulle sveglie.

 

2- Leggere almeno 1 libro al mese

Questa per me dovrebbe essere una passeggiata, la vera sfida sarà quella di riuscire a recensirli tutti sul blog. La lettura si è sempre rivelata mia fedele compagna e mai, per nessun motivo al mondo riuscirei ad abbandonarla, perciò posso solo consigliarti di essere un lettore vorace.

Per ora, sto per finire “Ninfee Nere“, che non penso valga come libro letto nel 2021, ma comunque lo recensirò a breve e per ora posso dirti che è un giallo ambientato nel giardino di Giverny e mi è piaciuto molto.

Se vuoi iniziare il 2021 con delle belle letture, posso consigliarti “la bellezza rubata”, il mio libro preferito nel 2020 di cui trovi qui la recensione. Se invece preferisci le graphic novel, posso dirti, con assoluta certezza che amerai “Mercedes”, anche questa recensita sul blog.

3- Non accavallare le gambe

La mamma aveva ragione e, ora che sto diventando una bambina grande, forse dovrei iniziare a darle ascolto. E’ una bruttissima abitudine che fa male alla circolazione e non fa per niente bene se si soffre di cistiti. Devo dirti la verità, qui mi vengono in soccorso i social e fortunatamente da un paio d’anni seguo @elepetrella che fornisce tantissimi consigli outfit bellissimi e comodi e ogni giorno ricorda ai suoi follower di non accavallare le gambette. Utile, simpatica e carina.

4- Rimanere informata

Chi mi segue da più tempo, ormai sa quanto io ami leggere testate giornalistiche differenti. E’ una cosa insegnatami da mio padre quando andavo ancora alle medie e ormai è un’abitudine che mi segue fedelmente. In questo periodo storico siamo iperconnessi e riceviamo una quantità inimmaginabile di stimoli, quindi il problema non è informarsi, ma di chi fidarsi. Devo ammettere di aver sempre letto il corriere della sera con entusiasmo, ma ultimamente sono rimasta molto delusa dai titoli creati al solo scopo di fare click. Quindi tra me e il corriere c’è stato un rapido, e non eccessivamente sofferto, divorzio. Ultimamente sto apprezzando la serietà e imparzialità di “Open online” e da molti anni leggo “il post“e “l’interazionale“. Sono delle meritevolissime testate e le consiglio. Rimarrò sempre una fervente sostenitrice dell’idea secondo cui leggere diversi titoli di attualità, aiuti ad aprire la mente e formare opinioni fondate e con la propria testa.

Siccome stiamo parlando di informazione e riviste non posso non citare “Artedossier” e “La lettura“. Di entrambe, il mio buon proposito è quello di iniziare l’abbonamento annuale riuscendo a risparmiare un po’ di solidini. Matteo infatti, da poco mi ha fatto scoprire un portale (infoclip.it) dove si trovano abbonamenti notevolmente scontati a quasi tutte le riviste. ArteDossier attualmente è scontata del 30% e la trovi cliccando qui.

Se invece anche tu, come me, vorresti abbonarti a “La Lettura”, allora non consiglio il cartaceo, ma l’app. E’ strutturata davvero degnamente con un tema nuovo per ogni giorno e il nuovo numero in anteprima ogni sabato mattina. Il prezzo è davvero piccino: 3,99€ al mese, secondo me conviene anche perchè si tratta di una lettura piacevole e mai noiosa.

5- Imparare una lingua

Fino ad ora ho fatto un po’ la paraculo perchè mi sono semplicemente augurata di continuare delle buone abitudini che ho già abbastanza radicate in me. Ora però giochiamo seriamente. Imparare una lingua nuova per me è una cosa difficilissima perchè sono la persona più timida del mondo, anche se non sembra. Parlare a voce alta senza certezze di non sbagliare mi ha sempre dato grande insicurezza, ma questa cosa deve cambiare. Quest’anno devo mettere da parte la paura di fare brutte figure, di non essere perfetta e di poter sbagliare davanti a delle persone perchè, cascasse il mondo, io il francese lo voglio imparare per davvero. In questo viaggio tra le r mosce e le baguette non sarò da sola, ma in dolce compagnia del mio amabile Brizi. No, non è stato maltrattato, anzi… è stata una sua idea quella del corso di francese.

 

Se siete come me, trascinare con voi amici o fidanzati, potrebbe essere un’idea che aiuti a sbloccarsi o semplicemente a non saltare le lezioni.

 

6- Essere più green

Questo per me è un tasto dolente perchè, purtroppo, sono ancora a casa dei miei genitori e non posso adottare chissà quali soluzioni ecologiche per la casa. Ho preso una piantina per la mia scrivania, ma il mio abitacolo era veramente troppo buio per lei e ho dovuto, a malincuore, trasferirla in salotto. Io sono sola nuovamente in quella buia e tetra cameretta e devo ammettere di sentire la sua mancanza. Forse perchè in una casa priva di animali risulta più facile notare la dolce compagnia di una piantina, o forse sono solamente un po’ matta.

Okay, quindi pianta presa, ma le mie quattro mura sono un ambiente inadatto alla vita, quindi ho deciso di essere Green partendo dalla skin care. Ho preso su Amazon dei dischetti struccanti lavabili (link affiliato), sperando così di rispettare il proposito di non comprare più quegli di cotone, ma lavare costantemente i miei. Un’altra abitudine che durante il primo lockdown avevo abbandonato era quella di utilizzare borracce, anziché comprare le bottigliette di plastica nei bar. Così facendo aiuto l’ambiente e il mio portafogli.

Nel 2020 ho scoperto una cosa che amo infinitamente: la bicicletta. Ormai non prendo più i mezzi e prediligo sempre il mio piccolo mezzo a due ruote. Spero con tutto il cuore, quando tutto sarà finito, di non adagiarmi sugli allori e continuare ad andare in giro a piedi o in bici. Si è rivelata una meravigliosa abitudine, anche solo per muoversi un pochino.

7- Organizzare un viaggio

Non sappiamo quando potremo viaggiare nuovamente senza paure, ma esplorare e fuggire anche se per poco è sempre stata la cosa che mi rende più felice. Matteo ed io abbiamo deciso che, dopotutto, ci meritiamo di sognare un po’ e inizieremo ad organizzarci un viaggetto di qualche giorno a Parigi o Barcellona. Siamo abituati a viaggiare tantissimo e con pochissimo budget, abbiamo sempre girovagato in tenda e on the road a stretto contatto con sconosciuti e assaporando la realtà di molti luoghi. Forse inizialmente sarà impossibile viaggiare in questo modo e le nostre tappe saranno meno serene, ma mai dire mai.

Un viaggio che vorrei fare davvero tanto nel 2021 sarebbe il cammino di Santiago, incrociamo le dita.

Per organizzare i miei viaggi utilizzo principalmente due app: TravelSpend (per segnare le spese) e Go Trips (per organizzare letale principali).

8- Lasciar andare le persone nocive

Se c’è una cosa che ho imparato davvero da quest’anno è che sono stanca di stare dietro a persone che non si meritano il mio amore. Il 2020, mi ha fatto capire veramente quali sono gli amici a cui tengo davvero e che non vorrei mai perdere. E’ stato un anno duro per tutti e proprio per questo, tante amicizie si sono rivelate salde e indispensabili, mentre altre si sono spezzate inesorabilmente. Il mio piccolo buon proposito è di non lottare per persone tossiche e lasciale semplicemente andare, con il cuore leggero e senza rancori.

Non abbiamo abbastanza tempo per stare dietro a persone che ci arrecano solo dolore, la nostra felicità viene prima. Dovremmo ricordarlo tutti. Sempre.

9- Essere ordinata

Amo scrivere, però sono scostante e disordinata. Sono indissolubilmente e nostalgicamente legata alla carta e non scrivo quasi mai al pc. Per formulare pensieri e abbandonarmi totalmente ho bisogno di un foglio bianco e un po d’inchiostro. L’unico problema è essere ordinata, spargo pensieri e annotazioni in ogni agenda e blocco. Tutte zeppe di inchiostro e prive di un filo conduttore. Così facendo, con questa pessima abitudine, perdo un sacco di pensieri e annotazioni utili.

Mio padre, forse leggendomi nel pensiero, per Natale mi ha regalato una bellissima agenda per Likei di Quadernando: un artigiano della pelle di cui ho parlato spesso su Instagram. Così ho due taccuini dove posso separare la mia vita normale dalla vita con likei. Per i pensieri, invece, mi sto sforzando ad usare un solo quaderno. Quanto durerò? Si accettano scommesse.

 

10- Trovare il mio “Ikigai”

Ikigai è una parola giapponese, che possiamo tradurre come “motivo di esistere” o “ragione per cui ti svegli la mattina“.

Questo è un “gioco” che faccio ogni anno. Non credo molto alla “staticità” al dover essere sempre la stessa persona ogni giorno, avere lo stesso obiettivo per tutta la vita. No, la vita ci plasma, smussandoci o creando degli spigoli e con gli anni cambiamo sempre un po di più. Non mi fido di quelle persone che dicono di avere un solo sogno costante e immutato per tutta la propria esistenza. Se c’è una cosa che ho imparato andando dalla psicologa, è che l’immobilità non è umana, è normale cambiare direzione, tirare le somme e valutare se siamo felici.

Ovviamente non sto parlando di cambiamenti come: “ogni anno provo una facoltà universitaria diversa”od “ogni mese cambio fidanzata”, ma è qualcosa di più sottile.

Se anche tu, avessi voglia di cercare il tuo ikigai, devi trovare il motivo per cui ti svegli la mattina. I giapponesi hanno quattro parametri per individuarlo:

  1.  Ciò che ami fare → Passione
  2. Ciò che serve al mondo → Missione
  3. Ciò che sai fare (al meglio) → Vocazione
  4. Ciò per cui puoi essere pagato → Profesione

Ikigai è uno stile di vita che ci avvicina ad una completezza, una “rotondità” intesa come ciclo vitale che ricopre diverse aree di vita, dando ad ognuna la stessa importanza, poiché il concetto di priorità non esiste realmente di fronte ai pilastri della nostra vita e rappresenta solo una distrazione.

Per gli abitanti di Okinawa, un piccolo arcipelago a sud del Giappone, che fa parte delle famose “Zone Blu” del pianeta dove la popolazione manifesta una longevità superiore alla media, trovare e assecondare il proprio Ikigai è il segreto per una vita felice e serena.

Siccome abbiamo parlato di buoni propositi, non vedo altro articolo migliore di questo per annunciarvi che apro ufficialmente le iscrizioni alla newsletter di Likeitalians, che arriverà a cadenza mensile.

Chiunque tu sia, ovunque tu sia, spero di averti aiutato con i miei banali propositi per quest’anno. Ti auguro un 2021 pieno di felicità e tanta serenità.

 

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